Uscire dal silenzio
La violenza contro le donne è uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo.
Esso può essere analizzato da un punto di vista teorico oppure può essere raccontato dalle donne stesse e da chi si occupa di loro ogni giorno. Per ricordare i dieci anni di attività dell’associazione Mai+Sole si è preferito scegliere questa seconda strada.
Le testimonianze di donne vittime di violenza e delle volontarie che le hanno incontrate e seguite ci consentono di comprendere la sofferenza e la paura che queste esperienze generano. Ma ci inducono anche a sperare: perché da questa sofferenza e da questa paura, come dimostrano le nostre storie, si può uscire. Perché un’altra vita è possibile.
“Mi sentii quasi in colpa ed esaminai il mio comportamento per capire se avessi sbagliato qualcosa, se il mio atteggiamento cortese avesse potuto creare degli equivoci. Certo portavo la minigonna con disinvoltura, trattavo tutti con cordialità ma senza la confidenza riservata agli amici. Non trovavo nulla nei miei atteggiamenti che avesse potuto dare segnali di disponibilità e far credere a questo giovanotto che fossi pronta per un’avventura”.
“E’ fondamentale che i giovani capiscano che non deve esserci nessun tipo di violenza (fisica, psicologica, economica, sessuale) in un rapporto di coppia e che non ci si deve vergognare a chiedere aiuto prima che sia troppo tardi per poter fare qualcosa”.
“Gli unici momenti di serenità li trascorrevo a scuola, con i miei compagni. Non era difficile nascondere i lividi: un po’ di fondotinta, un foulard…Con loro ero felice, era come se vivessi due vite parallele.”