Carceri

Carceri & Arteterapia

L’arteterapia è una forma di approccio alla persona che utilizza il canale non verbale mediato dagli  strumenti  artistici, per raggiungere diversi obiettivi cognitivi, emotivi e sociali, supportare lo sviluppo positivo degli individui così come andare ad indagare dinamiche problematiche.

Un intervento di arteterapia  in carcere permette al detenuto di sostenere un lavoro introspettivo e di regolazione delle emozioni, ponendolo nella condizione di visualizzare pensieri e sentimenti, desideri ed aspirazioni senza l’uso della parola .

L’arteterapia permette di aggirare i meccanismi di difesa, pur rispettandoli, aprendo possibilità di dialogo senza che ci si senta giudicati. È la forza dell’arte che se tanto rivela altrettanto nasconde. Un percorso di arteterapia inserito in questo contesto è di supporto all’individuo in difficoltà, mettendolo in condizione di confrontarsi e facendolo sentire contenuto e contenente. Può diventare un’importante occasione per favorire la riabilitazione e la socializzazione dei detenuti; in particolare attraverso l’immagine, adeguatamente interpretata, è possibile facilitare l’espressione e la comunicazione delle ansie e delle problematiche psicologiche del detenuto.
Un intervento di arteterapia in carcere ha la finalità di far riscoprire al detenuto il suo essere persona, destrutturare l’identificazione del  Sé con il ruolo di deviante e riappropriarsi degli altri aspetti e funzioni della sua identità. Ha anche la finalità di attivare le risorse che possiede il detenuto elaborando il suo vissuto attraverso l’arte conferendogli una dimensione e una forma trasmissibile agli altri.

Questo processo, inizialmente difficile perché legato alle naturali resistenze di ognuno di noi, diventa, poco dopo, molto di impatto,



Verranno proposte attività dove la forma si trasformerà in altre forme per plasmarsi e riplasmarsi continuamente, fino ad arrivare a ottenere una forma definitiva anche se parziale in cui ci si possa riconoscere ed identificare. Utilizzeremo in questo percorso di trasformazione e forma tutti i materiali grafico-plastico-pittorici, in gruppo,  con dieci  sessioni di due ore ogni settimana.

Ogni incontro è legato al precedente per proseguire un viaggio in cui ciascuno affronterà il proprio percorso creativo liberatorio, attraverso una comunicazione artistica non verbale. Infine ci sarà anche il tempo della verbalizzazione in gruppo, dove lo scambio esperienziale aiuterà a riflettere sui vissuti personali e di gruppo.  Sperimentazioni verbali e non verbali si animano in un clima protetto dove vige il non giudizio.



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Mai+Sole (Mai più Sole) è un'Associazione costituita da donne che si occupano di donne che subiscono violenza fisica e psicologica. Svolge attività finalizzata a prevenire e a contrastare queste violenze e rappresenta un primo punto di riferimento per le donne che vivono questo disagio, fornendo le informazioni e gli strumenti per intraprendere un percorso di uscita dalla spirale della violenza.